PARTITO COMUNISTA

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Elezioni amministrative 2021 Comune e circoscrizioni di Torino


Comune di Torino




Candidato Sindaco: Giuseppina Di Cristina  Download CG  Download CV






Circoscrizioni


Circoscrizione 1
Presidente: Vattimo Gianteresio  Download CG  Download CV
Farris Gianluca  Download CG  Download CV Mereu Michela  Download CG  Download CV Leonardi Marco  Download CG  Download CV Novello Ivana Maria  Download CG  Download CV Locci Leonardo  Download CG  Download CV Turci Laura  Download CG  Download CV Macis Agostino  Download CG  Download CV Panzera Lucia Marta  Download CG  Download CV Brai Gian Claudio  Download CG  Download CV Gambatesa Donatina  Download CG  Download CV Santisi Andrea  Download CG  Download CV Rossi Rossana  Download CG  Download CV Parente Giuseppe  Download CG  Download CV Penza David Massimiliano  Download CG  Download CV Croce Omar  Download CG  Download CV
Circoscrizione 2
Presidente: Solero Mirco Carlo  Download CG  Download CV
Martelli Domenico  Download CG  Download CV Leone Spinelli  Download CG  Download CV Zappavigna Nicoletta  Download CG  Download CV Tagliamacco Dario  Download CG  Download CV De Santi Mara  Download CG  Download CV Locci Leonardo  Download CG  Download CV Favaro Giovanni  Download CG  Download CV Calvo Massimiliano  Download CG  Download CV De Lucia Rosaria  Download CG  Download CV Panzera Lucia Marta  Download CG  Download CV Montagnese Ivana  Download CG  Download CV Santisi Andrea  Download CG  Download CV Scirpo Vincenzo  Download CG  Download CV Bovolenta Manuela  Download CG  Download CV Veronica Giuseppe  Download CG  Download CV
Circoscrizione 3
Presidente: Talarico Daniela  Download CG  Download CV
Righi Stefano  Download CG  Download CV Furnari Annamaria  Download CV  Download CG Martelli Domenico  Download CG  Download CV Zappavigna Nicoletta  Download CG  Download CV Calvo Massimiliano  Download CG  Download CV Turci Laura  Download CG  Download CV Tassone Salvatore  Download CG  Download CV Brai Gian Claudio  Download CG  Download CV Bovolenta Manuela  Download CG  Download CV Macis Agostino  Download CG  Download CV Farris Gianluca  Download CG  Download CV Stefanelli Enrico  Download CG  Download CV Veronica Giuseppe  Download CG  Download CV Gambatesa Donatina  Download CG  Download CV Signorelli Giuliano  Download CG  Download CV
Circoscrizione 4
Presidente: Ierardo Marco  Download CG  Download CV
Ksiazek Elzbieta  Download CG  Download CV Mereu Michela  Download CG  Download CV Rossi Rossana  Download CG  Download CV Novello Ivana Maria  Download CG  Download CV De Matteis Rosa  Download CG Download CV Diana Laura  Download CG  Download CV Liuni Giuseppina  Download CG  Download CV Germanà Bozza Davide Giovanni  Download CG  Download CV Limoncino Cosimo  Download CG  Download CV Deorsola Claudio  Download CG  Download CV Careddu Giovanni  Download CG  Download CV Parente Giuseppe  Download CG  Download CV Chiarle Mauro  Download CG  Download CV Signorelli Giuliano  Download CG  Download CV Angiolillo Flavio  Download CG  Download CV


Circoscrizione 5
Presidente: Carena Maria Rosalba  Download CG  Download CV
Favaro Giovanni  Download CG  Download CV Scirpo Vincenzo  Download CG  Download CV Castagno Marisa  Download CG  Download CV De Matteis Rosa  Download CG  Download CV Lapone Antonino  Download CG  Download CV Giraud Roberto  Download CG  Download CV Zullo Anna  Download CG  Download CV Furnari Annamaria  Download CG  Download CV Bornengo Angela  Download CG  Download CV Stefanelli Enrico  Download CG  Download CV Cavallotto Marco  Download CG  Download CV Deorsola Roberto  Download CG  Download CV Chiarle Mauro  Download CG  Download CV Careddu Giovanni  Download CG  Download CV Talè Martina  Download CG  Download CV Valeri Federico  Download CG  Download CV
Circoscrizione 6
Presidente: Casse Fabio  Download CG  Download CV
Limoncino Cosimo  Download CG  Download CV Montagnese Ivana  Download CG  Download CV Zanantonio Martin Federica  Download CG  Download CV Capello Federico  Download CG  Download CV Giraud Roberto  Download CG  Download CV Rovetto Nico  Download CG  Download CV Tassone Salvatore  Download CG  Download CV Deorsola Roberto  Download CG  Download CV De Lucia Rita  Download CG  Download CV Cavallotto Marco  Download CG  Download CV Bargione Nicola  Download CG  Download CV Castagno Marisa  Download CG  Download CV De Lucia Rosaria  Download CG  Download CV Aloisio Mario  Download CG  Download CV Costa Saveria  Download CG  Download CV
Circoscrizione 7
Presidente: Mazza Simona  Download CG  Download CV
De Lucia Rita  Download CG  Download CV Monopoli Laura  Download CG  Download CV Costa Saveria  Download CG  Download CV Liuni Giuseppina  Download CG  Download CV Diana Laura  Download CG  Download CV Durante Domenica  Download CG  Download CV Germanà Bozza Davide Giovanni  Download CG  Download CV Deorsola Claudio  Download CG  Download CV Capuzzo Alessandro  Download CG  Download CV Lapone Antonino  Download CG  Download CV Croce Omar  Download CG  Download CV Penza David Massimiliano  Download CG  Download CV Righi Stefano  Download CG  Download CV Rovetto Nico  Download CG  Download CV Giacobbi Maurizio  Download CG  Download CV Valeri Federico  Download CG  Download CV
Circoscrizione 8
Presidente: Raffaele Francesco  Download CG  Download CV
Spinelli Leone  Download CG  Download CV Capuzzo Alessandro  Download CG  Download CV Ksiazek Elzbieta  Download CG  Download CV Tagliamacco Dario  Download CG  Download CV Monopoli Laura  Download CG  Download CV Talè Martina  Download CG  Download CV Zullo Anna  Download CG  Download CV Leonardi Marco  Download CG  Download CV Bargione Nicola  Download CG  Download CV Aloisio Mario  Download CG  Download CV Capello Federico  Download CG  Download CV Zanantonio Martin Federica  Download CG  Download CV Bornengo Angela  Download CG  Download CV Angiolillo Flavio  Download CG  Download CV Giacobbi Maurizio  Download CG  Download CV Durante Domenica  Download CG  Download CV




Lavoro

Torino negli ultimi anni ha visto un costante tasso di disoccupazione, fino a superare il 10%, con punte di disoccupazione giovanile in linea con la media nazionale: oltre il 40% dei giovani è disoccupato, un terzo dei quali in condizione di povertà. Gli studenti universitari residenti iscritti sono solo 9.000. Torino è la terza città in Italia per numero di giovani che lasciano la propria casa e famiglia per cercare un lavoro all'estero. Tutto questo succede perché sono anni che sul tema dell'occupazione si fanno solo proposte volte a ridurne il costo ma non a crearne di nuovo, stabile e di qualità. Anche la politica dei Grandi Eventi che doveva lanciare Torino nel circuito delle capitali europee ha creato posti di lavoro di breve durata e di scarsa qualità. Nella città futura che abbiamo in mente per creare lavoro servono investimenti pubblici e garanzie di sostegno al credito per chi vuole mettersi in proprio.
Per fare questo vogliamo:
  1. realizzare una forte campagna di assunzioni nel pubblico impiego per garantire il ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione, in grado di estendere la rete dei servizi pubblici di qualità e a portata dei cittadini;
  2. Mettere in rete i grandi centri della formazione professionale e specialistica per favorire.l'ingresso nel mondo del lavoro di personale qualificato;
  3. Favorire la realizzazione di spazi pubblici di coworking e Fab Lab per giovani professionisti e artigiani;
  4. Fermare gli insediamenti dei grandi centri commerciali e costruire insieme ai commercianti progetti di rilancio del commercio di vicinato, anche in ottica di contrasto al degrado dei quartieri periferici;
  5. Lavorare sulle grandi direttrici dell'internazionalizzazione, come la Via della Seta, per garantire quegli investimenti necessari per portare nuovo lavoro e liberare risorse pubbliche per sviluppare progetti di inclusione sociale a partire dal reinserimento lavorativo di soggetti usciti dal.mondo del lavoro causa crisi;
L'obiettivo in 5 anni è quello di dimezzare il tasso di disoccupazione: -5% di disoccupazione nel 2026!

Scuola e istruzione


Una buona istruzione scolastica ha sempre contribuito al miglioramento delle condizioni sociali e civili della società e i cittadini devono battersi per non perdere questo diritto fondamentale. È il momento di ritrovare l'unione di una forma collettiva nel dialogo e nelle modalità di collaborazione. La scuola deve tornare al centro del Paese, delle Città, della Comunità tutta.
I settori dell'istruzione e dei servizi educativi lamentano una scarsità di risorse e un grave deficit nei controlli dell'erogazione dei servizi.

La terziarizzazione dei servizi educativi e amministrativi – in particolare quella dell'infanzia - ha portato una maggiore precarizzazione del lavoro e una minore qualità del servizio. Ad esempio, educatori e personale delle mense dipendono da aziende e cooperative che stipulano contratti con il Comune di durata limitata. Questo aggrava la condizione occupazionale dei lavoratori, il quale destino dipende dal rinnovo o meno di questi appalti.
Questa precarizzazione si riflette anche sul livello di formazione dei lavoratori, che spesso non hanno una preparazione adeguata per gestire le situazioni di fragilità sempre più diffuse, creando una frattura con il personale assunto direttamente dal MIUR.
Le scuole torinesi subiscono, come nel resto del territorio nazionale, un dimensionamento sregolato che porta i plessi ad aumentare il numero degli studenti iscritti, per motivi legati alla ridistribuzione dei finanziamenti ministeriali. Le scuole sperano così di reperire maggiori fondi, creando competizione tra scuole di serie A e scuole di serie B.

Un'altra grande difficoltà del sistema scolastico torinese è quella dell'organizzazione del tempo scuola, calibrato su un modello di organizzazione del lavoro fordista che non risponde più alla realtà. I genitori hanno un orario di lavoro sempre meno flessibile e ciò ne risente nell'organizzazione del tempo famigliare. Il sistema del pre e dopo scuola non risponde più alle esigenze attuali dei lavoratori.

Torino in questi anni è diventata un polo universitario che richiama studenti da tutta la Regione e da tutto il Paese. Purtroppo, questo afflusso di ragazze e ragazzi che arriva da fuori città ha alimentato un mercato sommerso degli affitti che ha di fatto arricchito pochi proprietari a scapito delle famiglie torinesi che cercano casa e di quelle degli studenti fuori sede che pagano prezzi esorbitanti.

Interi quartieri intorno ai poli universitari sono diventati inaccessibili, con appartamenti volutamente tenuti sfitti.
Il Comune in questi anni non è riuscito a regolare questo fenomeno.

Politiche sociali

La funzione del Comune per quanto riguarda la gestione e la programmazione dei servizi sanitari è molto limitata, ma sicuramente può esercitare un potere di controllo, confronto e indirizzo che si può rivelare di importanza cruciale.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario essere consapevoli che il contesto generale, soprattutto a seguito dei tagli che la Sanità pubblica ha subito negli ultimi vent'anni, è a dir poco critico.
Ribadiamo come priorità quella di rilanciare una nuova cooperazione tra Comune, Regione, Circoscrizioni, Asl e Aso che abbia l'obiettivo di verificare e monitorare lo stato dei servizi sanitari offerti agevolando l'integrazione ospedale-territorio-assistenza.

È necessario intanto costituire cabine di regia congiunte tra i dirigenti di Asl e Aso e rappresentati della amministrazione comunale, sempre nel rispetto della reciproca autonomia gestionale.
Altresì sarà essenziale lavorare ad una maggiore integrazione tra amministrazione comunale, Asl e Aso e strutture scolastiche a sostegno di interventi sempre più efficaci su situazioni come BES e disabilità varie. Da questo punto di vista deve essere prioritario per l'amministrazione comunale sostenere le progettualità delle Scuole e, al contempo, porgersi come soggetto facilitatore tra sistema scolastico e istituzioni sanitarie.

La pandemia ha dimostrato, come già abbiamo anticipato, che il sistema sanitario duramente colpito già dai tagli necessita invece di forti investimenti pubblici e di infrastrutture. La dimostrazione è la carenza di posti letto in città dovuta al taglio di alcuni presidi sanitari in Città, es il Maria Adelaide.

Sono anni che sentiamo parlare del progetto della cosiddetta Città della Salute di cui esprimiamo diffusa critica. Il progetto, infatti, si configura sempre più come una speculazione edilizia e sempre meno come un progetto che risponda veramente alle esigenze di innovazione e qualità dei servizi offerti.
Riteniamo quindi opportuno un ruolo del Comune che pretenda una organizzazione del servizio sanitario sul territorio più capillare e meno accentrata in un unico polo ospedaliero. Infatti oltre gli ovvi motivi legati al presidio territoriale, si garantirebbe un policentrismo reale (e non solo enunciato nei programmi elettorali) garantendo servizi alla portata dei cittadini e , al tempo stesso, favorendo economie locali più forti.

Altro problema legato al sistema dei servizi sanitari è quello della rete delle farmacie comunali. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una svendita del patrimonio della città che risponde più a esigenze di mercato e quadratura del bilancio comunale invece di essere anche in questo caso un presidio delle fasce più deboli della cittadinanza.
Bisogna quindi lavorare su due livelli, uno territoriale e uno gestionale. Dal punto di vista territoriale, parallelamente alla presenza di una rete ospedaliera e ambulatoriale più capillare è necessario, anche usando gli ampi spazi lasciati dall'industria, favorire l'insediamento di una nuova rete di farmacie che garantisca la vicinanza ai cittadini.

Nel contempo è necessario lavorare di concerto con la Regione per costruire una rete di hub farmaceutici dedicata alla fasce di reddito basse per la distribuzione prioritaria dei cosiddetti farmaci salvavita.

In ultima analisi va affrontato il tema delle dipendenze e delle fragilità, che è strettamente legato alla questione sociosanitaria che è prettamente di competenza del Comune, oltre a quella dell'assistenza.
Da questo punto di vista, Torino negli anni è stata all'avanguardia nell'affrontare queste problematiche ma sempre a causa del contesto socioeconomico che stiamo affrontando si assiste ad un aumento e a un ritorno di fenomeni come la tossicodipendenza che pensavamo essere oramai alle spalle.
La situazione delle periferie, a tal proposito, presenta un quadro esemplificativo. Non possiamo pensare di affrontare il problema solo dal punto di vista dell'assistenza e della repressione ma soprattutto grazie a politiche serie di prevenzione. Per questo riteniamo importante il trasferimento di deleghe e risorse dall'amministrazione centrale a quella decentrata delle circoscrizioni.

È necessario aumentare le risorse destinate alle politiche sociali e alla prevenzione almeno del 20% nel bilancio comunale. Questo consentirebbe di aumentare il numero degli assistenti sociali in gradi di seguire meglio e più approfonditamente i casi che si presentano, garantendo un maggiore presidio dell'amministrazione nei quartieri.

Trasporti e servizi

Il Partito Comunista e Torino Città Futura partono dal presupposto che ogni bene comune - e il trasporto pubblico lo è in quanto deve soddisfare il diritto costituzionale alla mobilità - debba essere controllato e gestito direttamente dall’azienda dell’Ente Pubblico, nel caso del Comune di Torino l’azienda controllata GTT.

Siamo quindi contrari alle gare di appalto con le quali si esternalizzano tuttora parti di servizio ad aziende esterne private. Infatti, bilanci alla mano, il servizio esternalizzato è più costoso e meno efficiente in termini di qualità.
Riguardo alla qualità fanno testo le legittime lamentele e segnalazioni degli utenti del trasporto pubblico per corse programmate saltate, per le scarse manutenzioni che provocano guasti e carenze nel decoro, nella pulizia e nel comfort dei veicoli impiegati.
Siamo contrari alle privatizzazioni anche perché i lavoratori impiegati dalle aziende esterne sono soggetti a forme spinte di sfruttamento e di ricatto in quanto svolgono turni di servizio particolarmente logoranti e non sempre rispettosi delle norme contrattuali. Le aziende private utilizzano frequentemente rapporti di lavoro a termine che, insieme alle scadenze degli appalti, rappresentano, con il ricatto della perdita del posto di lavoro un notevole ostacolo alle tutele sindacali.
Rispetto a una gestione interamente pubblica del settore della mobilità, vogliamo non rinnovare gli appalti dei servizi esternalizzati alla loro scadenza ed assumere il personale delle aziende private nell’organico di GTT.

Così facendo si avrebbero tre vantaggi:
  1. le prestazioni dei lavoratori così internalizzati sarebbero meno onerose per il bilancio GTT;
  2. questi lavoratori internalizzati avrebbero maggiori tutele anche della propria dignità uscendo dalla situazione di precarietà occupazionale legata alla scadenza degli appalti;
  3. la sicurezza e qualità del servizio sarebbero più rispondenti agli standard aziendali GTT che eserciterebbe la gestione diretta.

Rispetto alla rete cittadina di trasporto pubblico riteniamo che la metropolitana sia importante e che debba essere complementare, e non sostitutiva, del trasporto di superficie. Siamo pertanto contrari ai tagli del servizio di superficie perché lo stesso è fondamentale per garantire la capillarità e la diffusione delle fermate. Le linee di metropolitana devono avere la funzione di assi portanti a scorrimento veloce di supporto ad una rete di superficie capillare che necessiterà di un ulteriore potenziamento al fine di rendere veramente competitivo il mezzo pubblico rispetto a quello privato. Una vera politica del trasporto pubblico che soddisfi la domanda di mobilità sarà un notevole contributo per la soluzione dell’inquinamento ambientale ed il decongestionamento del traffico nelle aree urbane.

Per quanto concerne la gestione del personale è necessario integrare gli organici perché è intollerabile che nel giro di nove anni, dal 2010 a fine 2019, ultimi dati di bilancio consuntivati GTT, vi sia stata una riduzione del personale del 20%, passando da 5.409 dipendenti a 4311, un taglio di 1098 dipendenti. Il taglio più pesante l’ha subito il personale viaggiante, del 25%, passando da 2777 a 2105, 672 conducenti in meno.
Nel settore tecnico il taglio è stato dell’11%, passando da 772 operai a 688, 84 operai in meno. Con organici adeguatamente integrati sarà possibile: Il tema delle risorse è sempre centrale quando si realizzano interventi di questo tipo. L'obiettivo è quello di recuperare risorse tagliando i cosiddetti “premi di risultato” che la dirigenza si elargisce periodicamente, riducendo al minimo le consulenze esterne valorizzando le esperienze qualificate e le professionalità del personale dipendente, con la costituzione di specifiche commissioni di personale che abbia acquisito anzianità ed esperienza con la pratica quotidiana. In tal modo si otterrebbero le migliori consulenze necessarie. Altre risorse si otterrebbero risparmiando con le internalizzazioni di quanto è ora esternalizzato.

Nei confronti del personale del settore tecnico è necessario permettere gli avanzamenti negli inquadramenti parametrali in seguito alla acquisizione di più avanzate capacità per esperienza lavorativa.

Oggi nel settore tecnico GTT non valorizza le reali capacità e professionalità dei lavoratori.

Tutte queste proposte se attuate rappresenterebbero la migliore motivazione per ogni lavoratore per dare il meglio di se nella prestazione lavorativa. Si instaurerebbe in GTT un clima di vera collaborazione e condivisione degli obiettivi aziendali. Ne guadagnerebbe anche l’utenza che fruirebbe di un servizio potenziato erogato da personale che opererebbe nelle migliori condizioni psico-fisiche.

Ambiente, Infrastrutture e Urbanistica

La nostra città ha un formidabile potenziale derivato dagli spazi liberati dalla grande industria.
Compito di una amministrazione pubblica è impedire la speculazione edilizia che ha come mira la cementificazione di questi spazi.
Rompere questo legame significa già da subito restituire la città a chi la abita. Devono essere i cittadini che decidono e scelgono cosa sia meglio per il proprio quartiere.

Una città vivibile e a misura d'uomo deve prevedere:
  • l'abbattimento drastico e con ogni mezzo dell'inquinamento ambientale;
  • l'adozione immediata di un grande piano pubblico per finanziare e favorire l'installazione di fonti alternative rinnovabili per la produzione di energia;
  • l'incentivazione del trasporto pubblico, così come da programma;
  • la revisione del sistema delle piste ciclabili;
  • il completamento della raccolta differenziata dei rifiuti, abbandonando il processo di incenerimento;
  • unificare i consorzi dei rifiuti della Città Metropolitana, omogeneizzando progetti e processi, abbattendo i costi di gestione e internalizzando i lavoratori;
  • Internazionale

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    Cultura e sport

    I settori della cultura, formazione e turismo si caratterizzano per un deficit nella programmazione non che per un processo di aziendalizzazione del settore pubblico.

    Nel settore della formazione degli adulti, i CPIA (centri di pubblica istruzione per adulti) registrano un grave deficit per quanto concerne la loro promozione. In molti casi, la collettività non è a conoscenza di questo tipo di strutture la cui maggioranza degli utenti è composta da stranieri che seguono corsi di alfabetizzazione. Si registra però una mancanza dell'offerta formativa adatta a facilitare un percorso di integrazione nel mondo del lavoro. Per quanto concerne la formazione professionale per adulti, questa spesso viene lasciata nelle mani di agenzie private che propongono corsi solamente per scopi commerciali ma non realmente utili al reinserimento dei lavoratori. Il settore pubblico nella maggioranza dei casi viene subordinato agli interessi privati che impongono la propria agenda politica nei tavoli tecnici di programmazione.

    Il Comune di Torino ha abusato del principio di sussidiarietà lasciando le proprie iniziative totalmente sulle spalle di associazioni culturali che da sole non riescono a sostenere l'onere. La politica di questi anni ha puntato unicamente sui grandi eventi per il rilancio del settore ma questa, senza un'adeguata programmazione anche di realtà minori e continuative, ha portato alla “meridionalizzazione” dell'economia della città. È noto che i lavori legati ai grandi eventi hanno un'impronta stagionale che offre solamente contratti precari e a tempo determinato. Per quanto riguarda le strutture museali, esse sono caratterizzate da gestioni differenti poiché alcune di proprietà dello stato, altre del Comune e altre ancora direttamente di privati. Inoltre, esse sono date in gestione o a grandi gruppi privati o ad associazioni di volontariato, come accade al Museo Pietro Micca. Questo porta a una disparità nella distribuzione delle risorse poiché i bandi premiano solo i soggetti facoltosi, nonché a una terziarizzazione dei contratti di lavoro.

    Le nostre proposte: